Il progetto all’Esame di stato Psicologia: info, scaletta e possibili tracce
La seconda prova dell’Esame di stato in psicologia prevede la stesura di un progetto di intervento complesso sul quale verranno valutate le tue competenze pratiche nel rispondere ai bisogni di una collettività.
Le tematiche da affrontare in questa 2^ prova scritta riguardano le <<problematiche della valutazione dello sviluppo delle potenzialità dei gruppi, della prevenzione del disagio psicologico, dell’assistenza e del sostegno psicologico, della riabilitazione e della promozione della salute psicologica>> (https://www.uniroma1.it/it/pagina/psicologo)
Il compito di progettazione ha la caratteristica di essere strutturato in paragrafi dentro i quali è importante riportare tutte le informazioni necessarie perché il progetto abbia una fortissima coerenza logica interna (durante i laboratori vedremo nel dettaglio cosa significa e come ottenerla).
Il tempo a tua disposizione per la stesura del progetto varia da sede a sede, ma solitamente vengono concesse 2 ore.
Che tipo di tracce devo aspettarmi per la 2^ prova?
Dipende dalla sede in cui svolgerai l’esame e dalle preferenze della commissione. Come ho già spiegato in precedenza (leggi anche Come studiare per l’EDS in psicologia) le caratteristiche della sede d’esame sono fondamentali per uno studio strategico e un’ottima preparazione alle prove.
In generale possiamo dire che la commissione può preparare 4 tracce differenti così divise: clinico-adulti, sviluppo-età evolutiva, sociale-lavoro, sperimentale.
- Area clinico–dinamica La/Il candidata/o elabori un progetto di intervento clinico rivolto a pazienti con dipendenze patologiche, approfondendo una dipendenza patologica specifica a scelta della/del candidata/o.
- Area sviluppo-educazione La/Il candidata/o elabori un progetto di inserimento in strutture di accoglienza rivolto a minori in differenti condizioni di rischio psicosociale.
- Area sociale-lavoro La/Il candidata/o elabori un progetto di intervento per la prevenzione e il contrasto del bullismo rivolto al personale docente, non docente della scuola e ai genitori.
- Area sperimentale La/Il candidata/o elabori un progetto di ricerca nell’ambito dello sviluppo comunicativo-linguistico delle bambine e dei bambini immigrati.
(Cagliari, 2017)
Un’altra possibilità
Puoi preparare un’unica e sola traccia che potrai svolgere secondo l’approccio che preferirai, basterà attenerti all’argomento proposto. Questa struttura particolare è possibile trovarla nella sede di Roma e nella traccia del 2015 di Cagliari.
Il candidato elabori schematicamente un progetto di ricerca o intervento su committenza (ASL, ente locale, scuola, azienda, ente di ricerca) finalizzato alla gestione della diversità in uno dei seguenti ambiti: ambito sociale, scolastico, organizzativo, clinico, evolutivo o sperimentale. (Roma, 2017)
O ancora la commissione può optare per “l’argomento a piacere”, lasciandoti libero di decidere come e dove muoverti oppure imponendo alcuni parametri come la popolazione target o il luogo.
Il Sindaco di una città di 50.000 abitanti vuole istituire entro Dicembre 2018 una serie di servizi per pensionati (età>67 anni). Si assiste, infatti, negli ultimi anni ad un aumento dell’aspettativa di vita e ad un incremento del numero di anziani. I servizi saranno diversificati per stato di salute, indipendenza, autonomia e livello culturale. In questo ambito possono essere creati nuovi lavori. Per gli anziani con disabilità saranno creati servizi di aiuto e riabilitazione con specialisti e supporti informatici. Il/La candidato/a programmi una progettazione di intervento: dal reclutamento degli anziani, alla differenziazione per efficienza psico-fisica e possibili attività di intervento, fino al coinvolgimento e coordinamento delle figure professionali/enti territoriali necessari alla realizzazione del progetto. (Cagliari, 2016)
Attenzione! Alcune sedi d’esame presentano delle eccezioni importanti, come nel caso di Pavia. Nella sede di Pavia 1^ e 2^ prova vengono svolte nello stesso giorno e la tendenza è quella di chiedere al candidato di riprendere una delle teorie approfondite nel tema e di esemplificarne le applicazioni pratiche.
Alla luce del modello teorico approfondito nella Prova 1, il candidato espliciti una o più possibili applicazioni pratiche, specificandone il ruolo rivestito dallo psicologo, le modalità di collaborazione con le altre figure professionali e le eventuali criticità deontologico-professionali. (Pavia, 2017)
Come strutturo i paragrafi del progetto?
Dipende dalla traccia! Alcune sono libere, altre presentano una scaletta parziale e altre ancora sono strutturate nel dettaglio, indicandoti il modo di procedere. Appartengono alla prima categoria quelle tracce in cui viene lasciato a te il compito di inserire nell’ordine che preferisci (entro certi limiti) tutti gli elementi indispensabili del progetto. Fanno parte della seconda quelle in cui la commissione indica alcuni punti come esempio da seguire o come aspetti fondamentali da indicare, mentre nella terza categoria compare una scaletta in cui sono indicati tutti gli elementi indispensabili.
Ecco un sintetico esempio di scaletta dettagliata:
- Titolo – anche se viene per primo, il mio consiglio spassionato è quello di scriverlo per ultimo. Tra gli elementi è uno dei meno importanti, dunque non perderci troppo tempo. Nella confusione, attieniti alla finalità generale del progetto
- Definizione del problema/descrizione del fenomeno – rilevanza sociale e analisi del problema, bisogno o fenomeno su cui andiamo a lavorare
- Descrizione del contesto – analisi dell’ambiente nel quale andiamo ad agire che giustifichi il nostro intervento
- Destinatari – persone coinvolte dal nostro progetto e che possono essere diretti o indiretti. I primi sono quelli su cui agiamo in maniera diretta, mentre i secondi sono coloro con cui non lavoriamo ma ne beneficiano comunque.
- Obiettivi – generali e specifici. Qui dichiariamo ciò che vogliamo ottenere, cambiare o raggiungere con il nostro intervento. Vanno indicati gli specifici cambiamenti legati alla finalità generale.
- Modello teorico – ossia le basi teoriche da cui derivano le azioni che hai deciso di mettere in atto. Risponde alla domanda << Da quale conoscenza del mondo psicologico e dei suoi metodi originano le azioni che si siamo prefissi di attivare nel nostro progetto?>>.
- Metodologia, fasi, tempi, attività e strumenti – descrizione operativa del progetto
- Metodi per la verifica – sull’efficacia dell’intervento, dunque test, questionari e interviste da fare pre e post sulle variabili psicologiche su cui agisci direttamente allo scopo di registrarne, ad esempio, un incremento o una diminuzione.
- Budget – tabella dei costi del progetto, dai compensi professionali ai test e materiali cartacei
- Rischi – tutto ciò che può mettere in difficoltà lo svolgimento o l’efficacia dell’intervento
È importante sottolineare che non esiste un modo univoco di strutturare un progetto, dunque quando la commissione indica una scaletta nella traccia, questa può variare per numero e per ordine degli elementi. Le variazioni sostanziali tra una scaletta e l’altra sono davvero minime, ciò che invece può cambiare sono i nomi dei paragrafi. Questo spesso manda gli abilitandi in crisi pur non rappresentando un vero problema.
Riporto qui l’esempio di una scaletta più sintetica:
- Breve descrizione del problema e dell’oggetto dell’intervento
- Le linee essenziali di un modello teorico di riferimento
- La metodologia d’intervento (obiettivi e ipotesi, partecipanti coinvolti nella ricerca, strumenti utilizzati e tempi di realizzazione, le fasi, le risorse) specificando anche il tipo di collaborazione prevista tra diverse figure professionali implicate
- La verifica e la valutazione dell’efficacia del progetto.
Ultimi consigli utili per Il giorno della 2^ prova dell’esame di stato in psicologia
Solitamente le tracce vengono stampate su un consegnato ad ogni candidato. Ottenuta la traccia su cui lavorare, prenditi 5 minuti per leggerla accuratamente e assicurati di toccare tutti i punti e tutti gli aspetti richiesti dalla commissione esaminatrice. Ricorda che l’aderenza alla traccia è uno dei criteri di valutazione più importanti nell’esame di stato in psicologia.
ATTENZIONE!!! Quando sarai lì avrai il tempo per scrivere solo la bella copia, quindi dopo aver letto la traccia, prenditi 10 o 15 minuti per riordinare le idee e mettere per iscritto la scaletta del progetto assicurandoti di tenere la massima coerenza interna tra gli elementi indispensabili!
Entrare nella logica della progettazione e imparare a scrivere bene i progetti in stile “EDS” è un compito impegnativo, soprattutto se ti affidi solo ai manuali. Non avere paura di passarci del tempo.
Per il resto, sii sintetico, chiaro e vai dritto al punto. Evita i giri di parole e soprattutto di mettere troppa carne al fuoco o rischi di fare un macello!
Assicurati di aver capito come scrivere il progetto per l'esame di stato
Chi sono
Alessandra Melis, Psicologa a indirizzo lavoro e organizzazioni.
Da diversi anni aiutato decine di colleghi a preparare e superare l’esame di stato in psicologia grazie alla pratica delle ricerche psicologiche stesse, con risultati ottimi! Ho mescolato insieme le teorie e le tecniche suggerite da Bandura, Locke, Ermert e Newby, Decy e Ryan ed è nato lo Studio Strategico: un metodo di studio personalizzato per superare l’esame di stato in psicologia.