Vita post quarantena
È la prima volta dopo il periodo delle guerre mondiali in cui il nostro paese, e non solo, si ritrova a fronteggiare una situazione di emergenza che impone delle misure restrittive di prevenzione tanto pervasive da stravolgere le nostre vite e le nostre abitudini.
Le limitazioni della libertà di movimento e non poter più andare dove vogliamo e quanto vogliamo; la distanza forzata da coloro che amiamo e non poterli abbracciare o passare fisicamente del tempo in loro compagnia; la difficoltà nel fare le cose di tutti i giorni come l’ora di attività fisica, la spesa o le diverse commissioni. Per quanta paura, rabbia, fastidio o noia possiamo provare, tutto ciò che stiamo vivendo, per chi saprà andare avanti, non sarà stato un “sacrificio inutile”. Nella vita post quarantena, quando avremo nuovamente la possibilità di muoverci, di stare con le persone importanti e riacquisteremo la semplicità nel fare le cose di sempre, avremo la possibilità di apprezzarle a pieno, con ritrovata felicità ed entusiasmo. …per chi saprà coglierle.
Alla fine di questa emergenza, ricostruiremo le nostre routines, con uno sguardo più attento, più coinvolto e più consapevole rispetto a quello che avevamo prima: riscopriremo il piacere e la bellezza nelle piccole cose di tutti i giorni, quelle piccole cose che prima davamo per scontate.
Per chi saprà andare oltre ed elaborare la paura, la rabbia, il fastidio e la noia provata negli ultimi due mesi, la vita post quarantena potrà trasformarsi in un’occasione di crescita e di benessere personale.
Come trasformare l’emergenza in occasione di crescita e benessere personale
Abbiamo la possibilità di imparare qualcosa di importante da questa pandemia. Possiamo diventare più consapevoli di noi stessi, di ciò che abbiamo e di ciò che ci piace o non ci piace fare. Abbiamo l’occasione di “nutrire lo spirito” con una rispettosa e ritrovata libertà, di riconquistare il piacere di “esserci” e di stare nel “qui e ora” quando staremo con le persone per noi importanti, soddisfacendo i nostri bisogni di vicinanza e di appartenenza.
Abbiamo la possibilità di guardarci dentro e di scegliere con più attenzione come impiegare il nostro tempo e vivere la nostra vita post quarantena.
Come farlo nella vita post quarantena?
Ci sono 3 aspetti fondamentali su cui lavorare: quello emotivo, quello del desiderio e quello dell’organizzazione. Trova un posto tranquillo, elimina le distrazioni come le notifiche del cellulare e prendi carta e penna. Prova a risponde a queste domande.
- EMOZIONI – Come mi sono sentita maggiormente in questi due mesi? Quali sono le emozioni che ho provato di più? Quale pensiero, fatto o avvenimento ha generato ogni emozione nel particolare? Come mi piacerebbe sentirmi da ora in poi? Cosa posso fare di concreto per sentirmi come vorrei?
- DESIDERIO – Quali sono le persone con cui desidero passare il mio tempo dopo periodo di quarantena? Quali sono le cose che vorrei fare con loro e le cose che vorrei fare da sola. Quali persone e quali attività mi fanno stare bene e quali no?
- ORGANIZZAZIONE – Una volta ripreso un certo ritmo, come posso organizzare il mio tempo per poterlo vivere a pieno come vorrei?
Riflettere e lavorare su queste 3 dimensioni ti aiuterà ad andare avanti con la vita scegliendo con più attenzione ciò che vuoi per te stessa e ciò che non vuoi più.
Molto presto riprenderemo a vivere pienamente la nostra libertà, a non darla per scontato, così come non daremo per scontato il tempo passato con gli altri, gli abbracci e l’intimità.
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Chi sono
Alessandra Melis, Psicologa a indirizzo lavoro e organizzazioni.
Come psicologa, così come consulente manageriale e formatrice, lavoro fianco a fianco coi miei clienti per costruire insieme la loro “strategia divergente”, una strategia nuova, utile e capace di aiutarle a superare i momenti di stallo e raggiungere i loro obiettivi.
Nella mia esperienza coi gruppi e con le aziende ho imparato che spesso basta modificare anche solo un piccolo dettaglio per ottenere un grande cambiamento. Addirittura, a volte, è sufficiente lavorare prima su ciò che già si possiede e utilizzarle come leve per cambiare quello che non ci piace più o non serve ai nostri scopi.